LUNGO I MEANDRI DEL NANOŠČICA
Sotto le cime del Nanos scorre il fiume Nanoščica, che nasce da diverse sorgenti. Scorre lentamente e quieto attraverso il bacino del Pivka, creando rami tributari e pittoreschi meandri, lungo i quali si estendono prati paludosi, canneti, arbusti e residui del bosco alluvionale di pianura. Tutto ciò rappresenta un habitat naturale per specie animali e vegetali a rischio.
Sul Nanoščica un tempo erano in funzione diversi mulini, i cui resti sono visibili ancora oggi. Ad est del villaggio di Landol si trovava il mulino di Cene. Sulla pianura paludosa c’è un parco molto ben allestito, dove i giovani del villaggio vengono a rinfrescarsi nelle giornate estive. Il parco è di proprietà privata, il padrone consente ai visitatori di accedervi, fermo restando che il comportamento da tenere deve essere adeguato e rispettoso della natura. L’area è adatta per picnic accanto alle ninfee in primavera o per ammirare le foglie in autunno.
Parcheggiate l’auto nel centro del villaggio di Hrašče (o vicino al parco giochi) e iniziate il percorso 500 m più avanti dalla chiesa di S. Anna. Da lì proseguite verso il bosco isolato di faggi e abeti di Pugled, poi attraverso il bosco verso la vostra destinazione.
Lungo il percorso si attraversa anche l’area Natura 2000, che è l’habitat di molte specie animali, la più famosa delle quali è la gallinella terrestre. Nelle soleggiate giornate primaverili sarete accompagnati dal suo canto, e nelle giornate autunnali dalla tavolozza di colori dei frondosi castagni.
Nel parco troverete panchine e tavoli. Se ci andate con la vostra dolce metà, sul ponte dell’“amore folle” potete giurarvi reciproca ed eterna fedeltà.
Anche se le giornate autunnali si vanno trasformando in lunghe serate invernali, potete ancora vere un po’ di avventura nel vicino Landol. Attraversando prati, paludi e pascoli si raggiunge il centro di Landol, dove un tempo correva la carrareccia, ma oggi solo il vecchio casello doganale ci ricorda quei tempi. All’epoca dei carrettieri, era necessario pagare dei pedaggi (dazi) per l’utilizzo delle strade e l’attraversamento dei ponti, così come ai traghettatori. I caselli più antichi lungo la strada di Jambor erano in funzione a Planina e Landol dall’inizio del XIV secolo. Secondo la tradizione popolare i carrettieri di Landol pagarono il pedaggio fino alla fine del XVIII secolo.
Al termine della gita vi attende la passeggiata di ritorno verso l’auto, accompagnati da ricordi e nuove conoscenze che rimarranno per sempre. La mappa completa del percorso è disponibile qui.