Biblioteca Beno Zupančič

In origine questo edificio ospitava la Casa del Fascio, la cui prima pietra fu posata dallo stesso dittatore Benito Mussolini il 19 settembre 1938. Postumia infatti fece parte del Regno d’Italia dal 1918, quando fu assegnata all’Italia in base al Trattato di Londra, fino alla capitolazione italiana nel 1943. In quanto città strategica di confine secondo il trattato di Rapallo, Postumia sotto l’Italia conobbe da un lato la violenza della snazionalizzazione fascista, dall’altro un boom economico, come si evince dai numerosi edifici che sorsero in quel periodo.

Oltre all’attuale biblioteca, sul viale Gregorčičev drevored si trovano anche gli imponenti palazzi delle ex banche, l’odierno centro culturale, il museo, l’asilo… La biblioteca di Postumia si trova in questo edificio dal 1967 e ha preso il nome dallo scrittore Beno Zupančič nel 1981. Nello stesso stabile si trovano l’ufficio TIC (informazioni turistiche) e la galleria. In precedenza la biblioteca ha avuto varie sedi. Durante il fascismo, quando si temette che le autorità confiscassero i libri sloveni, era abitudine nascondere i libri nelle valigie e poi distribuirli ai lettori, che se li scambiavano tra loro.

Volete conoscere più a fondo la storia di Postumia? Visitate la sezione di storia locale della biblioteca, dove vi aiuteranno a scegliere la letteratura pertinente. 

La Casa del Fascio era un’istituzione politico-culturale fascista che fungeva da sede del partito oltre che da luogo di attività organizzate per il tempo libero (dopolavoro). 

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